Tag Archives: Citazioni

“I’ve come in my pants writing.”

“I don’t consider writing a quiet, closet act. I consider it a real physical act. When I’m home writing on the typewriter, I go crazy. I move like a monkey. I’ve wet myself, I’ve come in my pants writing.”             … Continue reading

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2 Gennaio giorno dell’eterno attuale. Ach, come ti amo, Nietzsche.

« Genova, 1882. 2 Gennaio. Per il nuovo anno. – Vivo ancora, penso ancora. Devo vivere ancora, perchè devo ancora pensare. Sum, ergo cogito; cogito, ergo sum. Oggi ognuno si permette di esprimere il suo augurio e il suo pensiero … Continue reading

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Ti sbrillano gli occhi, fratello.

Al mio amico V, che l’altro giorno è diventato grande e aveva gli occhi sbrilli. “One cannot always tell what it is that keeps us shut in, confines us, seems to bury us, but still one feels certain barriers, certain … Continue reading

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Quelle cose che leggo, tra queste cose da scrivere.

Mi piace riportare le frasi, le parole, le cose. Mi piace metterle qui, quelle cose che leggo, tra queste cose da scrivere. Mi piace che poi voi le leggete, e magari vi sentite toccati nello stesso punto dove mi sono … Continue reading

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L’indie sciplinatezza.

“Di una cosa sono convinto: un libro dev’essere un’ascia per il mare ghiacciato dentro di noi.” Franz Kafka, anche se vi volevo dire un sacco di altre cose in realtà. Oh quanto sto scrivendo in mente in questi giorni, tutto … Continue reading

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Felicità, per sempre. (Sabine, cancello il tuo numero.)

Quando ho letto Il giovane Holden avrò avuto circa 19 anni. Sarà stato in quel tempo in cui vivevo da sola da poco e potevo restare a leggere tutto il giorno, perché tanto a casa non c’era nessuno a guardare. … Continue reading

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Il male.

“Venimmo per portare la gentilezza, ma non ci fu concesso di essere gentili.” (Samuel Beckett) Ce la possiamo raccontare come vogliamo, ma secondo me le cose restano così, che  il peggior male del mondo è la mancanza di gentilezza.

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I nostri occhi.

In tedesco si dice intensiv, e spiega quello che voglio dire meglio di intenso. Perché io mi sento gettata qui (gettatezza, Heidegger, etc etc)  in un ammaestramento intensivo, costretta a vivere non solo intensamente bensì intensivamente, sottoposta a trattamenti esistenziali … Continue reading

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Oh, how marvelous and stupid we are. (Paul Auster and many of us in humbling occupations.)

“Each book is a new book. I’ve never written it before and I have to teach myself how to write it as I go along. The fact that I’ve written books in the past seems to play no part in … Continue reading

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Domanda: qual è la cosa più intelligente mai stata detta nel Rock?

Risposta di Paul Simon: “Be bop-a-lula, questa è la mia ragazza.”

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Io e Robert Frost che perlustriamo, e il primo che trova qualcosa se lo tiene.

“I write to find out what I didn’t know I knew.” “Scrivo per scoprire cosa non sapevo di sapere.” Eh sì, mio caro Robert Frost. Un po’ come quando sei al verde e controlli le tasche di tutte le giacche … Continue reading

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Fotografie in bianco/bianco e la necessaria terribile freddezza.

Pochi giri di parole, son caduta dalle scale. Adesso arresa sul letto guardo il soffitto bianco e osservo come cambia la luce del giorno e come cambia il mondo visto da qui. Il dolore è forte e calmo e ripenso … Continue reading

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