Vigila e respira. Lo sguardo toccante di Micha Bar-Am.

Qualche giorno fa alla Willy Brandt Haus di Berlino ho visto una mostra di Micha Bar-Am. Si tratta di un fotografo israeliano nato a Berlino. Adesso Micha Bar-Am ha 81 anni.
Le sue foto parlano anche d’altroMa parlano soprattutto di Israele. E Palestina. E sono foto splendide.
Quel giorno ho imparato come si dice toccante in tedesco e ho ripetuto quella parola per un po’. Toccante, toccante, toccante.
Le foto di Micha Bar-Am mi hanno fatto venire in mente soprattutto tre cose.
La prima è che quando è in atto un conflitto le cose che stavano in terra si ritrovano per aria e i fili vengono recisi.
Questo, la storia ce lo insegna, può succedere.
Questo, la storia ce lo insegni, è quello che dobbiamo evitare. Ancora. Sempre.

La seconda è che le cose vanno osservate. Micha Bar-Am ha fotografato questa donna mentre guardava delle opere di Picasso. Io ho fotografato Micha Bar-Am, invisibile dietro la sua macchina fotografica, che guardava la donna che guardava Picasso. Dobbiamo guardare il mondo. Guardare gli altri mentre guardano il mondo.

Guardare significa capire, e significa vigilare.

Possono costringerci a fare la guerra e possono persuaderci a diventare crudeli. Ma non se ci esercitiamo a vigilare, e a capire.

La terza  è che la bellezza esiste. Che è la bellezza che ci respira dentro il torace e che ci pulsa in testa.

Dunque respira.

Dunque respira, respira. 


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